Salvavita uomo a terra per lavoratori isolati
I dispositivi salvavita per lavoratori aiutano ad avvisare in modo automatico e sicuro le persone addette al soccorso.
Ogni lavoro deve essere eseguito in sicurezza ma non si può mai sapere cosa potrebbe accadere. Eventi come incidenti, malori possono capitare in modo del tutto casuale.
Ancora più problematico quando ti accade qualcosa e sei da solo. In turni notturni, quando operi in reparti separati, o esegui un lavoro itinerante presso clienti.
Riesci ad avvisare qualcuno sulla tua situazione? E se sei incosciente?
Tutti dovremmo avere a disposizione uno strumento salvavita uomo a terra per comunicare eventuali allarmi.
Decreto ministeriale n 388 del 15 luglio 2003
Art.2
5. Nelle aziende o unita’ produttive che hanno lavoratori che prestano la
propria attivita’ in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unita’
produttiva, il datore di lavoro e’ tenuto a fornire loro il pacchetto di
medicazione di cui all’allegato 2, che fa parte del presente decreto, ed un
mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di
attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario
Nazionale.
Nello specifico,
Tutte le aziende / unità produttive, indipendentemente dalla loro classificazione (gruppo a,b, o c) devono inoltre possedere un idoneo mezzo di comunicazione in grado di attivare rapidamente il sistema di emergenza del ssn. E’ previsto che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati diversi dalla sede aziendale o produttiva (ivi compresi i mezzi di trasporto aziendali) il pacchetto di medicazione e un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del SSN.
A titolo di esempio sono mezzi di comunicazione telefoni fissi aziendali, cellulari, ricetrasmittenti collegate con l’azienda e in casi specifici sistemi di allarme azionati dal lavoratore)
Il datore di lavoro deve ottemperare a quanto dettato elaborando procedure documentabili frutto di un’attenta analisi delle specifiche attività lavorative, della loro ubicazione e più in generale delle condizioni del rischio. Raccordandosi con la valutazione dei rischi, l’organizzazione del servizio di primo soccorso nelle aziende dovrà pertanto prendere in considerazione, oltre alla tipologia ed ai rischi propri, il numero di lavoratori potenzialmente a rischio di infortunio ( in rapporto anche alle caratteristiche di ricezione del servizio territoriale di pubblica emergenza) e ogni altro aspetto che possa condizionare la gestione del servizio stesso. L’esame delle situazioni specifiche guiderà le successive scelte gestionali, con l’individuazione di misure tecniche, organizzative, procedurali mirate.
Il tuo cellulare funziona ovunque nel luogo di lavoro? Prende sempre? Non si scarica? Viene fornito dal datore di lavoro o usi il cellulare personale?
Cosa succede se svieni o ti senti male? Riesci ad avvisare automaticamente i soccorsi?
Hai a che fare con macchinari pericolosi? Cosa succede se uno di questi macchinari compromette lo stato di salute di un lavoratore?
Molti datori di lavoro non pensano a quali pericoli siano esposti i propri operaii, soprattutto quando eseguono attività da soli senza essere monitorati da nessuno.
Basta un cellulare per avvisare di un pericolo? Un cellulare può essere utile nel caso in cui un lavoratore riscontri in tempo una situazione di pericolo. Tuttavia in diverse circostanze non basta. Il lavoratore dovrebbe essere dotato di dispositivi di segnalazione automatici che rilevino lo stato di salute e inviino (con la massima sicurezza tecnologicamente fattibile) una segnalazione al personale di pronto intervento.
In quanti casi un lavoratore viene lasciato isolato per diverso tempo e non si hanno notizie aggiornate sul suo stato di salute? L’attuale contesto economico porta sempre più a impiegare personale che opera in solitudine per diverse ore. Spesso si può avere un riscontro fisico dello stato di salute di un lavoratore dopo diverse ore o giorni. Questa caratteristica di lavoro evidenzia una forte mancanza di comunicazione che porta a essere del tutto disinformati nel caso in cui dovesse presentarsi un incidente.
Come si possono tutelare gli operatori che lavorano in modo isolato e non hanno modo di avvisare in modo veloce ed automatico i soccorsi? Il lavoratore è a contatto con altre persone ma è presente un alto rischio di aggressione? Come puoi monitorare la sua salute? Mandi i tuoi lavoratori ad eseguire interventi di manutenzione o assistenza da soli?
La risposta a queste domande può essere identificata nell’utilizzo di dispositivi di allertamento soccorso lavoratori isolati. Il salvavita in quanto tale deve mettere a disposizione funzioni di invio automatico di allarmi nel caso in cui l’operatore risulti in uno stato di incoscienza. Come ad esempio sensori di rilevamento della postura, o altrimenti detti man down, sensori di analisi del movimento, meccanismi di invio allarme manuale in caso di pericolo come pulsanti a strappo.
Non solo è necessario dotare di questi dispositivi i lavoratori non monitorati, ma risulta indispensabile essere sicuri che queste persone utilizzino in modo appropriato questi strumenti.
In caso di incidente deve essere possibile localizzare il lavoratore per un tempestivo soccorso, e consultare i movimenti eseguiti per registrare le cause alla base delle situazioni di pericolo o quasi pericolo. ” Un’azienda che non ha memoria è più probabile che incappi nello stesso incidente.”
Tutelare il lavoratore con sistemi di allertamento in tempo reale non lede la privacy dell’operatore, utilizzare un sistema con queste funzionalità è indispensabile se si vuole salvaguardare la salute di un lavoratore isolato.
Per ulteriori informazioni consulta il sito: www.rivettasistemi.com